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24 Ottobre 2025In Ogni Storia Conta3 Minuti

Dietro le quinte del Report di Sostenibilità

C’è un momento, all’inizio di ogni progetto complesso, in cui serve fermarsi e ascoltare. È da lì che Monica Facci, Junior Sustainability & Energy Specialist di Morato Group, è partita per dare forma al Report di Sostenibilità 2024: dal coinvolgimento delle persone, dal loro contributo, dalle storie che ogni dato porta con sé.

“Il nostro report di sostenibilità non è solo numeri e indicatori – afferma Monica – è il racconto di un Gruppo che sceglie di crescere con consapevolezza, tenendo insieme tre dimensioni inseparabili: ambiente, persone e governance. È un lavoro che richiede metodo, pazienza e la capacità di coordinare molte voci diverse”.

Il percorso infatti è iniziato con questionari e analisi di materialità, per capire quali temi fossero davvero rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder. A seguire, le interviste ai referenti interni, i confronti più tecnici, la raccolta dei dati ambientali ed energetici — tutte attività che Monica ha seguito in prima persona, passo dopo passo.

“È stato un lavoro impegnativo, a tratti anche emozionante – continua Monica – raccontare per la prima volta l’impegno di un Gruppo così grande significa prendersi una responsabilità importante che richiede pianificazione, cura e coinvolgimento da parte di tutti i referenti. Io l’ho vissuto come un lavoro corale, dove ogni funzione ha portato il proprio contributo per costruire un’unica storia condivisa”.

Il framework Together for Goodness riflette la scelta di includere tutte le società del Gruppo all’interno del report. Oggi il lavoro coinvolge tutte le realtà italiane ed estere, in un percorso che punta a non lasciare indietro nessuno, con iniziative capaci di coinvolgere il più possibile le persone, interne ed esterne, ognuna con il proprio contributo. È un approccio che riflette ciò in cui Monica crede profondamente: il valore delle piccole azioni, che da sole sembrano minuscole, ma insieme diventano cambiamento.

“La sostenibilità non è un punto di arrivo, ma un percorso di miglioramenti continuo – conclude Monica – Ogni attività genera un impatto: l’obiettivo non è azzerarlo ma riconoscerlo e impegnarsi a ridurlo, con consapevolezza e muovendosi tutti nella stessa direzione. Una direzione fatta di responsabilità condivisa, di crescita, e di volontà di fare sempre un passo in più”.


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